Pedalare in Trentino

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  • 22/09/2015
  • Antonio Corte
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Due giorni passati con il gruppo pedalando e non solo fra le montagne del Trentino fanno da ciliegina sulla torta per questo primo anno di attività della nostra associazione.

La partenza del sabato con la "curiereta" del nostro Vettel (Enrico) dei bus che all'andata in Valsugana dava il meglio di se alla guida portandoci veloce a destinazione, Trento e poi direzione Pinzolo passando per il lago di Santa Massenza. Ci si ferma a Strembo località a pochi chilometri da Pinzolo presidiata da poche anime dove Daniele ha trovato l'alloggio presso al garnì Predel, eccellente scelta, già all'arrivo dopo avere scaricato biciclette e bagagli nelle rispettive camere il bravo Eugenio ci ha accompagnati nella sala dove al mattino avremmo trovato la colazione e li ci siamo trovati un benvenuto enogastronomico da favola, affettati e formaggi di qualità, dolci fatti in casa, vino, birra e bevande varie in quantità insomma ci siamo proprio rifocillati a dovere. Poco dopo le 12.00 entrambi i gruppi sono pronti, partenza del giro del sabato e noi "bitumari" dopo avere caricato le borracce alla fontana del paesino abbiamo preso la direzione verso fondo valle per raggiungere la destinazione prefissata, lago di Cavedine. Una ciclabile che seguiva il fiume Sarca tutta bella asfaltata e pulita entrava ed usciva dalla statale lasciandoci a bocca aperta quando passava culla costa del monte con il precipizio a bordo strada. Lago di Cavedine, un lago stretto e lungo con a fianco una strada senza traffico che alla fine si alzava in modo da creare una sorta di panoramica in quota con vista lago ritornando alla partenza dopo la discesa dove ci aspettava il bar della cantina di Gino Pedrotti e li la pausa è stata obbligatoria. Ritorno in salita e poco dopo le 17,00 con 100 km. e oltre 1100 m. di dislivello siamo ritornati alla base dove nel frattempo sono arrivati con il furgone Daniele e Geremia, il tempo di una doccia e di vestirci e siamo ripartiti con il bus da buoni turisti verso Pinzolo. Ancora la luce del pomeriggio illuminava Pinzolo e la passeggiata per il piccolo paese è stata breve allorché per ingannare il tempo ci siamo seduti al bar per un aperitivo. Cappero manca Paolo Carli, ebbene si l'uomo era sparito, dopo qualche minuto lo si vede arrivare dal fondo della via indossando un giacchino nuovo stile alto atesino avanzando con passo da modello, recuperato il tredicesimo elemento del gruppo la via è stata quella del ristorante che tramite la guida Eugenio abbiamo raggiunto con il bus. Mannaggia in tredici eravamo a tavola e qui le mani e le dita sono partite a toccare ferro e a posizionarsi su parti anatomiche del corpo che non vi dico, bel ristorante dove il cibo era buono ma il vino era sublime, un bianchetto fresco che scendeva senza problema, "un quartino a testa" disse il cameriere, la quantità compresa nel prezzo concordato ma credo che nella parte finale del tavolo dove posizionati eravamo io, Daniele, Michele e il buon Doc Enrico siano arrivati anche i quartini di qualcun'altro. La serata perfetta stava per finire ma sapevamo che il meglio stava ancora per arrivare. Devo chiedere al nostro dottore di riferimento se la mia è solo sfiga o se è normale che l'ottanta percento dei ciclisti russano, dopo le nottate in Francia con due bei calibri del russare mi sono trovato in camera con Silvano che in fatto di rumore non ha nulla da invidiare nei confronti dei primi, un concertino che ho dovuto fare interrompere con un leggero spostamento del buon Silvano sperando che questo fosse definitivo, ahimè la notte era compromessa, pazienza. Visto che non si dorme alle prime luci meglio alzarsi e scendere per tastare la temperatura esterna, freschino qui al mattino, circa 8° mica male. Dopo una breve passeggiata ritorno in camera per prepararmi ben vestito da bicicletta e giù per la colazione. Adoro trovarmi il salato a colazione, affettati, frittata, formaggio, fettina di dolce, una bella brioche, spremutine e una bella tazza di caffè, voilà l'atleta è pronto. 9,15 si parte per il giro domenicale, come il sabato noi stradisti da una parte e chi andava per sterrati dall'altra, programma 135 km. con 2300 m. di dislivello, all'arrivo le differenze saranno minime, si inizia a scendere verso Ponte Arche per poi andare in direzione lago di Molveno, le strade con poco traffico ci lasciavano il tempo di alzare gli occhi in continuo per vedere i paesaggi che merito anche della splendida giornata erano fantastici. Andalo e poi direzione Cles pedalando anche per molti chilometri in ciclabili passando davanti al mondo Melinda dove non si poteva continuare senza fermarsi staccare una mela dall'albero e gustarsela sotto un bel sole che non dava affatto fastidio. Poco prima di Cles ci siamo divisi in due gruppi, il primo è andato avanti senza fermarsi mentre Paolo, Enrico, Silvano ed il sottoscritto ci siamo seduti in una trattoria dove mangiando un buon piatto di pasta alla contadina che avremmo digerito dopo tre ore a causa della panna che conteneva e bevuto una bella birra fresca ci siamo visti la partenza del GP di formula 1, una sosta provvidenziale anche perché tramite il ristoratore siamo venuti a conoscenza di una ciclabile che ci ha portati fino a Dimaro eliminando la strada trafficata sempre costeggiando il fiume Noce. Ciclabile finita si inizia a salire, Passo Carlo Magno 1681 m. sul mare, strada larga con poco traffico pendenza iniziale massimo 8% poi dopo Folgarida la pendenza scende e così si arriva in vetta senza problemi. Devo ammetterlo sono un drogato di discesa sopratutto quando la strada e larga e ben asfaltata, stavo talmente bene forse anche merito del Mars masticato poco prima della cima che ho iniziato a spingere in discesa e praticamente dal passo, punto più alto, fino al punto di arrivo di Strembo il tempo è stato breve, velocissima la discesa senza accorgermi di essere passato per Madonna di Campiglio senza entrarci passando pertanto dalla galleria con divieto per le biciclette, da multare. Eravamo quasi al termine di questa bella gita, doccia e rivestirsi è stato veloce, le biciclette caricate nel mini bus, un saluto ad Eugenio e moglie che fra l'altro sono pure di Vicenza e si riparte. Cala la tranquillità nel bus sebbene io abbia cercato di ravvivare un po l'ambiente ma con l'arrivare del buio ha iniziato a scendere anche un po di stanchezza che dopo due giorni passati insieme pedalando fra le montagne del Trentino era anche plausibile.

Un ringraziamento a Daniele per avere trovato una location con due persone incredibile come Eugenio e moglie che ci hanno fatti sentire forse meglio che a casa e a Paolo Carli che ha organizzato i giri in maniera perfetta sicuramente fatti da lui chissà quante volte in macchina per essere sicuro di non perdersi (le ciclabili ti hanno fregato ;-)).      

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con il rammarico di non aver potuto partecipare per impegni famigliari, lasciatemi fare i complimenti a TUTTI i partecipanti, non ultimo al mio "CAPO" detto il PAVONE..., al fotografo, all'autista detto Vettel, infine dalle foto trovato BELLISSIMA LOCATION! e TEMPO SPLENDIDO!!!
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sono davvero dispiaciuto di non esserci stato anch'io,però sono contento che vi siate divertiti ,i commenti che ho sentito sono stati positivi bravissimi
tutti in particolare a chi ha organizzato la gita e ad Antonio che riassume in modo divertente i due giorni del nostro fantastico 3e60
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Sin dalla accoglienza presso la Oliviero Tour all'arrivo di domenica sera e' stata un susseguirsi di piacevoli momenti condivisi con amici veri e sinceri. Persone che non pensano solo a pedalare, ad andare veloci o ...ma che hanno il piacere di stare insieme. Sono quelle dolci parentesi che ti aiutano a superare i momenti difficili della vita. Questo deve essere lo spirito che fara da legante alla nostra associazione e alle sue componenti . Un grazie di cuore a Tutti.
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Salve a tutti. Purtroppo ho dovuto perdere la parte pedalata ma ho perso poco in confronto a stare in vostra compagnia, agli spuntini, alla disponibilità dei titolari del Predel, ad ascoltare i vostri racconti e per che no di quella mezz'ora dove mi sono reso utile con il willierfurgonzin per recuperare chi in difficoltà. Grazie per l'ottima organizzazione. Alla prossima sui pedali.
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Il resoconto di Eurotoni e sempre molto bello da leggere, sembra di essere presente.
purtroppo non ho potuto esserci, e mi rincresce molto, anche perché sono momenti che aiutano a saldare amicizie e cementare un gruppo.
Alla prossima spero vivamente di esserci.
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