Prima di iniziare a descrivere nei post di questo sito web i viaggi e le curiosità, di luoghi e genti, che troverò durante i tour in bicicletta di questo 2021 vorrei, per chi ancora non mi conosce, presentarmi. Mi chiamo Antonio Corte e vivo in Veneto per la precisione a Vicenza, alla soglia dei sessant’anni sono ancora operativo nel mondo del lavoro, sono un nonno curioso, pragmatico ed anticonformista, non mi sento un ciclista ma un viaggiatore, un'escursionista insomma un vero randonneur. In passato ho esercitato per qualche anno come istruttore di spinning poi stanco dell’indoor ho iniziato a correre con la bicicletta su strada. Poche partecipazioni, sofferte e con esiti deludenti a qualche Gran Fondo abbandonate presto per passare alle lunghe distanze, le corse chiamate randonneè. Qualche anno di allenamenti e fatica per arrivare a pedalare un paio di over 1000 e nulla di più, corro da sempre con biciclette auto costruite come il mezzo che tuttora uso e che vedete nel titolo di questo post, una bicicletta assistita che mi dà grandi soddisfazioni adatta a qualsiasi percorso togliendomi vincoli e limitazioni che normalmente ho trovato con le biciclette da corsa. Dalla fine del 2017 sono passato alla bicicletta assistita, decisione presa dopo una cocente delusione derivata da un ritiro in una manifestazione inglese di fine estate, questa corsa di lunga percorrenza è stata l’ultima, rammaricato per il ritiro ma soprattutto con un dolore fisico al limite dell’immaginabile sono arrivato ad un bivio fra scegliere di abbandonare definitivamente la bicicletta o provare ad utilizzare un mezzo che mi potesse dare le stesse possibilità e divertimento pedalando per svariati chilometri con la variabile di utilizzare una minor fatica fisica, qui la ripartenza con il mio dogma da seguire, “Non può esserci divertimento in presenza di sofferenza”. Un’altra motivazione che mi ha portato alla scelta di usare una bicicletta alternativa è stata quella di avere poco tempo da dedicare con costanza alla pratica del ciclismo (allenamento) e di non sopportare più una limitazione alimentare per ottenere un mantenimento del peso corporeo atto a non soffrire troppo nelle dure salite pertanto all’oggi posso tranquillamente ottimizzare e pedalare un singolo percorso settimanale con distanze che vanno anche oltre i duecento chilometri portando con me, indipendentemente dal peso, vari ed utili accessori insieme alla mia pancetta.
La bicicletta che uso oltre che essere assistita ha una forcella anteriore ammortizzata e ho montato un reggisella anch’esso ammortizzato, una sorta di super gravel pertanto nelle descrizioni dei percorsi e nelle tracce gpx che troverete nei futuri post ci saranno passaggi effettuati su strade di vario tipo, sebbene io non sia un amante del fuoristrada in certi frangenti andrò a correre su fondi stradali non perfetti e lisci come, lastricati in cemento, strade bianche e asfalti sporchi, rugosi e semi distrutti, cosa certa è che cercherò di pedalare su strade con il minor traffico veicolare possibile. Le informazioni che andrò ad annotare nei post saranno semplicemente descrittive sulla tipologia dei percorsi, paesi, strade, culture, altimetrie, meteo, sensazioni, problematiche eventuali del tour, stranezze varie e tutto quello che troverò di bello ed interessante per un curioso viaggiatore a pedali. Non leggerete mai nelle mie descrizioni dei rilevamenti con relazioni fra tempo e chilometraggio, con medie o dati di prestazioni prettamente corsaioli, considero queste escursioni in bicicletta dei viaggi, delle vere avventure dove il tempo non deve essere limitato o controllato, un'opportunità per conoscere luoghi e particolarità ambientali viaggiando in bicicletta.