Lessinia - Quattro Passi ..... e non solo

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  • 26/04/2021
  • Antonio Corte
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Route three, 24/04/21: Quattro Passi.....e non solo

Una domenica come tante, giammai, oggi ho il meteo favorevole ed un percorso sulla carta spettacolare. Sono al terzo tour lessineo, nelle descrizioni sottoscritte oggi leggerete aggettivi pomposi che vanno ad amplificare oltremodo questo territorio, non è un banale manifesto ingigantito ma solo la realtà dei fatti, la Lessinia è inimmaginabilmente meravigliosa. Mi preparo e parto in senso antiorario dal parcheggio di via Croce Molinara in questa bella giornata di primavera, esco da Tregnago ed inizio a salire su una stradina secondaria in direzione ovest, una traccia facile per una buona pedalata. Quasi quattro chilometri per arrivare alla SP16 che oltrepasso, bello correre su queste stradine sconosciute. Ritorno a pedalare nella SP16 e dopo la frazione di Bettola giro a sinistra su indicazione Tavernole, subito dopo tengo ancora la sinistra pedalando in discesa su un fondo lastricato che mi porta nella contrada di Sotto Dosso e poi Tavernole, borghetto risalente al medioevo. Resto lontano dalla provinciale anche in prossimità di San Mauro di Saline, corro sempre fra i 600 e gli 800 metri di quota, le frazioni di Montecchiane e San Vitale prima di Roverè Veronese dove mi immetto sulla SP15 che pedalo per sei chilometri sino al bivio di Cerro Veronese. In la discesa passo le contrade di Montarina e Prati per entrare ad Arzerè, Lughezzano e Bellori pedalando su strade con un traffico pressoché assente. Cosa mai vista, a Lughezzano ci sta una base militare molto piccola con all’interno solo quattro antenne satellitari coperte da enormi palle sintetiche bianche, sembra una base lunare, molto curioso.

Quattro Passi ..... e non solo - Antenne Lughezzano.JPG

Sono in Valpantena ed inizio la salita che mi porta a quota 1399 del passo delle Fittanze, in vetta un piccolo bar con all’esterno una decina di persone che sorseggiano qualcosa sotto un tiepido sole di aprile che rende gradevole la temperatura.

Quattro Passi ..... e non solo - Passo delle Fittanze.JPG

Trovo ancora la neve soprattutto nella carreggiata che da passo delle Fittanze mi porta verso il passo del Pidocchio, la stradina è molto bella ma in qualche tratto sono costretto a scendere dalla bicicletta ed immergere piedi e ruote dentro la neve che copre ancora l’asfalto, qui lo scenario è incredibile, le pozze d’acqua semi ghiacciata nel mezzo del verde emergente fra la neve. Mi bagno la schiena passando con le ruote attraverso i rigoli d’acqua gelata creati dallo scioglimento della neve, corro sopra una striscia asfaltata con ai lati due muretti di neve, mi trovo nell'impossibilità di arrivare in alcune malghe che avevo inserito nel percorso a causa della impraticabilità stradale.

Quattro Passi ..... e non solo - Strada delle Fittanze 2.JPG

Giro a destra su un fondo di cemento in salita che mi porta alla malga Campedello ancora chiusa, la strada sale ancora ed arrivo al rifugio Dardo che fortunatamente trovo aperto, qualche persona seduta nei tavoli esterni si è fermata per consumare un pranzo d'asporto preparato dai proprietari del rifugio, mi fermo pure io, un panino speck e formaggio ed una birra fresca con una pausa di mezzora seduto su un tavolo al sole con un panorama indescrivibile.

Quattro Passi ..... e non solo - Rifugio Dardo.JPG

Una piccola discesa e mi fermo al rifugio Baito Maso qualche secondo, chiuso pure questo, piccola baita posizionata in una sorta di buca. Bernardi, Valbusi e Valletta le tre contrade prima di entrare nella SP13 dei Tredici Comuni, poca strada in discesa per poi risalire fino ai 1591 metri del passo del Branchetto.

Quattro Passi ..... e non solo - Passo del Branchetto.JPG

Giù, giù e ancora giù sino alla Conca dei Parpari, transito davanti alla trattoria del Parparo Vecchio che causa Covid-19 è chiusa, da un blog di un motociclista ho letto che in questo ristorante servono degli gnocchi davvero favolosi, certamente da provare. Prima di iniziare la vera discesa giro a destra e tramite una strada ben asfaltata lunga circa un chilometro arrivo al rifugio Dosso Alto, all closed, un allungamento della strada ampiamente ripagato dallo spettacolare scenario che ammiro dal piazzale del rifugio.

Quattro Passi ..... e non solo - Panorama Rifugio Dosso Alto.JPG

Una discesa di quindici chilometri passando marginalmente attraverso i comuni di Velo Veronese e Selva di Progno, meno di trenta chilometri all’arrivo e la strada sale nuovamente, manca il quarto passo di giornata ed a quota 1148 si valico al passo Goiche, da qui sino al parcheggio di Tregnago passando sotto la pala eolica di Badia Calavena sarà solo discesa con qualche piccolo balzello. Un bel viaggio, una bella pedalata, una temperatura gradevole, anche in quota sempre accompagnato da un sole tiepido ma efficace nel riscaldarmi. Due fattori anomali e difficilmente replicabili hanno caratterizzato questa giornata, il primo è quello che essendo questa l’ultima domenica (speriamo) di chiusura agli spostamenti fra comuni ha fatto sì che il traffico veicolare fosse inesistente dando in certi frangenti la sensazione di una corsa da ultimo superstite del pianeta, come contropartita l'ordinanza Covid-19 ha fatto si che tutti i rifugi, malghe e ristoranti li ho trovati chiusi ad eccezione del rifugio Dardo, fortuna mia.  

Distanza 145 km. - Dislivello 3960 m. - Link percorso