Lessinia - Cuore lessineo

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  • 06/05/2021
  • Antonio Corte
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Route Four, 05/05/21: Cuore lessineo

Una partenza in tarda mattinata dalla val Chiampo per pedalare su nuove strade della Lessinia.

Rispetto al tour precedente con partenza da Chiampo esco da un parcheggio posizionato più a nord, quasi al confine della cittadina. Inizio a pedalare verso la SP43, pochi metri della provinciale per poi deviare a destra andando a correre costeggiando il torrente Chiampo fino ad arrivare a San Pietro Mussolino, a San Pietro Vecchio rientro in SP43 e seguendo il gps tengo sino a Molino di Altissimo, non entro a Crespadoro, la strada secondaria passa per Bauci, Folo, Sacco, Peroni, Cappello, Gaiotte, Altura, tutte piccole contrade prima della salita per arrivare a San Bortolo delle Montagne, questo paese situato a 900 metri di quota può fare da crocevia per molti percorsi della Lessinia.

Una breve discesa passando da Valcasara ed arrivato al bivio che porta a Sant’andrea giro a destra su una curva a gomito iniziando a salire sulla nuova ciclabile che arriva quasi a Selva di Progno, molto bella. Pedalo sempre in leggera salita nella Val d’Illasi a fianco del torrente Progno, dopo Selva d. P. e dopo la frazione di Bernardi giro a sinistra prendendo la SP13, Schivazzi, Bruschi e dopo essere passato per la contrada di Mulbese lascio la provinciale tenendo la destra ancora in salita, Schiavoni, Campe e Riva arrivo alla contrada di Foi e abbandono la carreggiata asfaltata per iniziare lo sterrato che mi porterà al rifugio Lausen.

Cuore lessineo - Rifugio Lausen2.JPG

Il fondo stradale non è male lo si può percorrere anche con la bicicletta da corsa, dal tornante dove inizia un lastricato in cemento frastagliato la pendenza diventa proibitiva, un breve tratto stradale dove i solchi intagliati nel cemento e la pendenza massima che arriva al 22% rende la difficoltà di ascesa veramente importante. Un premio per la dura salita, da una pietraia situata al lato di questa via sbucano dalla loro tana due marmotte che senza alcun timore, come delle dive, si sono lasciate tranquillamente fotografare.

Poco prima di arrivare al rifugio a quota 1210 trovo una sbarra a chiudermi il passaggio che in nessun modo riesco ad oltrepassare pertanto giro la bike e con molta attenzione e freni ben chiusi scendo dal lastricato per riprendere la traccia del giro.

Cuore lessineo - Rifugio Lausen.JPG

Tecchie, Laste e Purga prima di ritornare nella provinciale voltando a destra. Nel percorrere il falso piano di quasi tredici chilometri in ordine affianco il paese di Camposilvano, entro nella frazione di San Francesco e passo per Valdiporro dopo di che abbandono la SP13 per prendere una strada secondaria fino al paese di Corbiolo, molto carino.

Cuore lessineo - Corbiolo2.JPG

Cerco di evitare la SP passandola più volte da destra a sinistra e viceversa, prima di entrare a Cerro Veronese giro a sinistra sulla SP15 e dopo circa due chilometri sulla discesa giro a destra su una curva a gomito, la strada della Pissarotta. Questa stretta via entra nel cuore del parco della Lessinia, tutta in leggera discesa, tutte curve dolci, tutta immersa nel verde, sembra una via creata appositamente per essere pedalata, una strada che ricorderò come una delle più belle di sempre. Pedalo nella valle Squaranto formata dall’omonimo torrente che, sebbene a tratti sia asciutto, accompagna la strada sino a valle. Dopo sette chilometri quando la strada prende il nome di via Quercia abbandono la carreggiata mantenendo la sinistra ed inizio a salire in mezzo ad una faggeta verdeggiante, tre tornanti per poi passare Paravanto, Monte di Sotto, Monte di Sopra e San Rocco di Piegara.

Arrivato a San Mauro di Saline, paese noto per la raccolta autunnale di una delle migliori qualità di castagne, scendo per un breve tratto nella SP16 che lascio dopo due chilometri girando a sinistra, entro nella frazione di San Valentino e corro in discesa fino a Badia Calavena che taglio trasversalmente iniziando a pedalare sull’ennesima viuzza sconosciuta, Perini, Boschi, Collina fino ad arrivare a Castelvero piccolo borgo di collina.

Mi trovo nell’alta val d’Alpone e arrivo a Vestenavecchia, qualche foto alla chiesa del XII secolo dedicata a Sant’Antonio Abate e riparto nella strada che mi porta a Vestenanova, una nuova fermata per fissare la più recente chiesa dedicata a San Leonardo e poi subito in sella per gli ultimi chilometri.

Dopo millecinquecento metri sulla strada che da Vestenanova scende a Mistrorighi e a San Pietro Mussolino su un bivio località Alberomato giro a destra verso la cava di marmo, sulla sinistra il monte Corpegan e dopo la contrada di Lotti a destra passo sotto il monte Mario, questi sono due cocuzzoli collinari appena sopra Chiampo, l'arrivo è prossimo. Ancora qualche curva in discesa per arrivare al parcheggio di partenza e chiudere questo fantastico giro nel cuore della Lessinia.

Sono felice, non arrivo alla fine del giro esausto, poca stanchezza fisica e tanto entusiasmo per quello che ho potuto vedere al passaggio di questi incredibili luoghi. Ancora una volta, grazie Lessinia.

Distanza 111 km. - Dislivello 2990 m. - Link percorso