Il panorama del lago di Varese che trovo quando scendo dall’auto dopo essere arrivato nel parcheggio di Azzate è a dir poco spettacolare, sotto di me il lago e sullo sfondo il monte Rosa tutto innevato. Il parcheggio è piccolino, pulito, vicino a delle panchine, gratuito e munito di wc chimici aperti, gratuiti e puliti, un plauso all’amministrazione comunale.
Parto per un nuovo tour, oggi entro poco nei paesini e resto di più in costiera al lago anzi ai laghi visto che gli specchi d’acqua che vado a lambire in questa giornata sono ben sei passando quattro volte la frontiera fra l’Italia e la Svizzera.
Un chilometro in discesa per arrivare alla ciclabile, la pista ciclopedonale del lago di Varese è fantastica, per chi volesse circumnavigare il lago può camminare o pedalare per ventotto chilometri in tranquillità assoluta immersi nella vegetazione su un fondo misto fra cemento e asfalto. Sulla pista passo per Cazzago Brabbia per iniziare la strada che verso sud mi porta a Ternate, paese situato sulla parte nord del lago di Comabbio.
Anche il lago di Comabbio ha la sua bella ciclopedonale, un vero peccato avere trovato chiusa la passerella in legno che corre sopra il lago, la traccia gps l’ho già modificata senza la passerella. Per chi volesse pedalare questa in zona consiglio di telefonare anticipatamente all’amministrazione comunale per una eventuale apertura, viste le foto in web credo ne valga veramente la pena andarci.
Osmate, Cadrezzate e Monate, praticamente giro attorno al lago di Monate per ritornare sulla sponda ovest del lago di Varese località Biandronno. Da Cocquio sale la strada, la mia pedalata resta facile correndo per venticinque chilometri su un sale e scendi continuo passando per Ghirla con il suo lago ed a seguire il lago di Ganna, paese che dà il nome alla vallata per l’appunto Valganna.
Lascio la SS233 girando a sinistra per salire ancora, prima cima di giornata Passo dell’Alpe Tedesco 785 m. A Cuasso al Piano finisco la discesa ed inizio i cento chilometri che girano intorno al lago di Lugano.
Brusimpiano, Lavena e Ponte Tresa, quest’ultimo paese è diviso dal primo confine di oggi sono in Svizzera. Il lago a sinistra ed una grande area verde sulla destra da Torrazza corro molto in ciclabile che si interrompe diventando una ciclopedonale sterrata, una stradina immersa dentro la vegetazione con il lago sotto di qualche metro. Il percorso di quasi un chilometro ha degli scalini in pietra ed alla fine in cemento, prima di scendere da quest’ultimi mi fermo su un promontorio dove il panorama offerto è veramente straordinario.
Casiano, Magliaso e Agno sulla seconda punta del lago di Lugano per scendere ancora verso sud, Carabiatta, Casoro, Figino e Morcote per risalire verso nord. Il lago di Lugano ha la particolarità di essere molto frastagliato creando due penisole, la prima di Torrazza già percorsa e la seconda con i paesi direzione nord, Melise, Paradiso Lugano e Lugano più a nord di tutti.
A Lugano corro sulla strada principale che costeggia il lago dove ci sono tutti i lussuosi negozi. Mi fermo su una piazzetta sul lago per prendere un gelato, due palline di gelato € 5,50 un pochino caro ma siamo in Svizzera e qui costa tutto più caro. Consiglio per chi transita in Svizzera, tutti accettano gli Euro ma solo in banconote ed il resto lo danno sempre in Franchi con il cambio 1/1.
Seguo il lago direzione Gandria dove prima di passare la seconda frontiera mi fermo per una birra seduto su un terrazzino vista lago “na goduria”. Sebbene tutti i nomi dei paesi e dei locali di Lugano siano italiani è sempre bello rientrare in Italia, Albogasio, San Mamete, Cima, Porleza e Osteno, da questo punto lascio la riva del lago ed inizio a salire sulla seconda ed ultima vetta di giornata, con i quasi 900 m. arrivo a Piano delle Noci.
Prima di arrivare ad Arogno passo la terza frontiera rientrando in Svizzera, a Melano ritorno al lago e finisco la discesa, da Capolago Riva san Vitale su ancora direzione nord per quattro chilometri e poi giù per altri cinque chilometri passando per Brusino Arsizio. Un’ultima frontiera di rientro in Italia ed arrivo a Porto Ceresio ultimo paese sulle rive del lago di Lugano.
Prima di arrivare a Gavirate passo per Olona paese noto per la produzione di una nota birra, peccato non poter degustare una fresca e buona birra Poretti. Gavirate, vuol dire che sono arrivato sulla sponda est del lago di Varese, la corsa sulla ciclopedonale è rilassante, lenta e piacevole, Groppello, Calcinate del Pesce, Buguggiate ed arrivo al parcheggio che al mattino avevo lasciato.
Gran giro percorso in buona parte su ciclabile, questo allunga il tempo di percorrenza del tour ma credetemi ne vale veramente per i panorami offerti ed il piacere di pedalare senza traffico veicolare.
"Lugano addio" cantavi, mentre la mano mi tenevi ....... grande Ivan.
Distanza km. 207 – Dislivello 2840 m. – Link percorso